È stata approvata la questione di fiducia posta dal Governo sul testo del decreto-legge PNRR che, come noto, introduce una serie di misure che impattano fortemente sull’edilizia.
In particolare, uno degli argomenti più discussi è stata la rinominata “patente a crediti”, provvedimento che ha visto la contrarietà degli imprenditori del settore, con Confartigianato Imprese in prima linea per mitigarne gli effetti con azioni sindacali anche a livello locale (leggi l’intervento qui).
L’azione politico-sindacale è consistita in una forte opposizione al provvedimento ed è stata avviata un’azione di interlocuzione con il Ministro e il ministero competente poiché era chiara, sin da subito, la volontà di non retrocedere dalla scelta fatta.
Grazie all’intervento di Confartigianato, sono stati appostati cambiamenti al testo finale. Tra questi:
- sul campo di applicazione sono stati esclusi “coloro che effettuano mere forniture e prestazioni di natura intellettuale”;
- è stato introdotto un riferimento alle imprese e lavoratori autonomi stabiliti in altri Stati diversi dall’Italia, per i quali è richiesto il possesso di un documento equivalente rilasciato dal loro Paese di origine, la cui applicabilità operativa desta qualche perplessità;
- è stato aggiunto che le formazione deve riguardare anche i prestatori di lavoro;
- al fine del rilascio della patente a crediti, è stata introdotta la possibilità di autocertificazione del possesso dei requisiti da parte del richiedente;
- è stata accolta la richiesta di Confartigianato di demandare a provvedimenti successivi la definizione delle modalità operative di presentazione delle domande per l’ottenimento della patente e dei criteri di attribuzione di ulteriori crediti rispetto al punteggio iniziale (fissato a 30 crediti per tutti), nonché le modalità di recupero dei crediti decurtati;
- in merito alle decurtazioni dei punteggi, è stato sostanzialmente modificato il provvedimento con l’introduzione di un allegato che contiene anche suggerimenti e parzialmente accoglie la richiesta di mitigare le cause di decurtazione dei crediti nel caso di infortunio;
- nella nuova formulazione del testo è stato inoltre inserito un comma che dà risposta alla richiesta di definire il “momento” da cui decorre il riconoscimento delle responsabilità che è stato individuato con le “sentenze passato in giudicato e le ordinanze-ingiunzione”.
Non è stata, invece, risolta la difformità tra i 70.000 euro individuati per il Durc di congruità e i 500.000 euro per l’applicazione delle sanzioni.
L’esenzione dalla patente a crediti per le imprese attestate Soa è stata invece limitata alle sole attestazioni in classifica pari o superiore alla III.
Infine, rispetto al testo iniziale, sono state incrementate le sanzioni per le violazioni relative alla patente a crediti.
In merito all’iter, il testo dovrà ora essere approvato al Senato, ma tenuto conto dei tempi limitatissimi, si dovrebbe mantenere inalterato.
Confartigianato Imprese continuerà a vigilare sulla questione e continuerà a tenere aggiornati i suoi associati circa gli sviluppi di un provvedimento che continua a destare non pochi dubbi.