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“Otto marzo e imprenditorialità femminile: una nuova narrazione per fare cultura sui diritti delle donne”

Otto marzo

L’Italia delle imprenditrici festeggia l’8 marzo con un tasso di crescita del lavoro indipendente femminile superiore alla media europea: nel 2023 si è attestato al +2% a fronte dell’1,3% dell’Ue e della crescita zero del lavoro autonomo maschile.

Nella Giornata internazionale dei diritti delle donne, infatti, il tema della parità di genere deve toccare sempre più anche gli aspetti lavorativi. Partendo da una potente narrazione dell’imprenditorialità femminile, capace di generare nuova cultura. Ne è convinta Sara Servili, Presidente interprovinciale del Movimento Donne Impresa di Confartigianato: “Come tutti sappiamo – le sue parole – siamo ancora ben lontani da quelli che dovrebbero essere obiettivi insindacabili come la parità salariale e il diritto al lavoro. Moltissime donne vengono penalizzate dalla mancanza di sostengo alla maternità nelle loro scelte personali, ma anche alle aziende manca un sostegno reale da parte della politica per sostenere il welfare delle donne e quindi incoraggiarne l’assunzione. C’è molto da fare, inoltre, nelle politiche in materia sociale e nella visione stereotipata dei ruoli all’interno delle imprese. Eppure, i dati ci raccontano di risultati evidenti e molto incoraggianti quando le donne occupano ruoli apicali. Credo sia necessario che anche l’istruzione faccia un po’ di più – aggiunge Sara Servili -. Ad esempio, circa 80% dei laureati in materie STEM trovano un lavoro ben pagato che spesso può essere svolto da casa e in orari flessibili, ma solo il 17% delle iscritte scelgono questo tipo di facoltà. Il dato ci racconta che la non scelta è frutto di questo retaggio stereotipato. Considero importante e prioritario cambiare la narrazione del femminile in modo che la cultura impari a considerarci in ogni aspetto e peculiarità delle nostre scelte personali. Possiamo essere delle professioniste ed è arrivato il momento di non essere più l’eccezione all’interno dei tavoli importanti in cui si costruisce il futuro”.

Secondo i dati della Camera di Commercio sono attive al 31 dicembre 2023 31.957 imprese femminili nelle Marche. Sono 7.602 nella provincia di Macerata, 4.568 nella provincia di Ascoli Piceno e 4.197 in quella di Fermo.

Prosegue Eleonora D’Angelantonio, Responsabile interprovinciale del Movimento Donne Impresa di Confartigianato. “Vogliamo sottolineare come per ridurre la disoccupazione giovanile e lo skill gap, è indispensabile avere una diversa consapevolezza sull’imprenditorialità, un fattore chiave di crescita. Per questo il Movimento Donne Impresa ha lanciato a livello nazionale il concorso ‘Educare alla parità di genere e favorire la cultura d’impresa’, che ha lo scopo proprio di rafforzare la collaborazione con il mondo della scuola, stimolando la creatività e l’interesse dei giovani verso queste tematiche. Un progetto a cui teniamo particolarmente e che abbiamo nei giorni scorsi condiviso con tutti gli istituti di istruzione secondaria delle province di Macerata, Ascoli Piceno e Fermo, invitandoli a partecipare all’iniziativa”.

Il concorso ha per oggetto la realizzazione di un elaborato video che racconti l’imprenditorialità vista dalle giovani generazioni, mostrando in un video di un minuto le imprese delle donne. Gli studenti potranno partecipare singolarmente o in gruppo presentando un video ispirato ai valori delle imprese guidate dalle donne e alle peculiarità dell’artigianato e delle micro e piccole aziende. Una commissione esaminatrice valuterà gli elaborati e assegnerà tre premi che saranno consegnati durante la convention annuale del Movimento Donne Impresa organizzata a Roma il 23 aprile 2024. Per maggiori informazioni in merito al concorso, che scadrà il prossimo 20 marzo, è possibile collegarsi al sito di Confartigianato.

 

Confartigianato Imprese Macerata – Ascoli Piceno – Fermo