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Richiesta di ritiro delle norme tecniche eccedenti l’ambito di applicazione della Legge 4/2013

impianti legge 4/2013

Confartigianato Impianti si è fatta promotrice di una iniziativa per ribadire all’UNI la richiesta di ritiro delle norme che, redatte in base alla legge 4/2013 del 14 gennaio 2013 “Disposizioni in materia di professioni non organizzate”, si riferiscono all’attività di installazione di impianti.

Come noto la legge 4/2013 chiarisce gli ambiti di applicazione della stessa che chiaramente esclude le attività e i mestieri del settore impianti poiché si tratta di una attività disciplinata da trent’anni da specifica norma di abilitazione (Legge 5 marzo 1990, n.46 prima e poi Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 22 gennaio 2008, n. 37).

Si è quindi ritenuto fondamentale tutelare il patrimonio di competenze e conoscenze che sono maturate in questi anni e che sembrano messe in discussione dai continui tentativi di normazione del settore.

La criticità è anche riconducibile alla confusione che si crea nel settore, instillando in un comparto all’avanguardia il timore che le proprie competenze non siano più sufficienti per svolgere il proprio lavoro o peggio, suggerendo ai committenti la necessità di chiedere requisiti professionali aggiuntivi.

Ricordiamo che gli impianti, su cui si concentra insistentemente l’attività di regolazione dell’UNI, per poter essere messi in funzione devono essere dotati di Dichiarazione di Conformità, vale a dire del documento che possono rilasciare, assumendosene la responsabilità civile e penale, solo ed unicamente le imprese abilitate ai sensi dell’art. 3 del D.M. 37/08 iscritte nel registro delle imprese o nell’Albo provinciale delle imprese artigiane. Tale circostanza ha reso necessaria l’azione di tutela della categoria.

Auspichiamo che questa volta l’UNI prenda in considerazione le richieste delle Associazioni ritirando le norme segnalate e procedendo ad una ricognizione, anche presso i propri Enti federati, di tutte le norme potenzialmente afferenti all’ambito di applicazione del D.M. 37/08 sospendendo il processo normativo.

Confartigianato ha inoltre chiesto al Ministero dello Sviluppo Economico di porre la massima attenzione sul tema esercitando il proprio ruolo di vigilanza.

Confartigianato Imprese Macerata – Ascoli Piceno – Fermo