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EMERGENZA CORONAVIRUS – Approvato il Decreto CURA ITALIA

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Il Consiglio dei Ministri, da poco terminato, ha approvato il decreto ‘Cura Italia’, ovvero la manovra finanziaria da 25 miliardi di euro messa in piedi dal Governo per contrastare gli effetti economici dell’emergenza Coronavirus.

Queste le misure di maggiore interesse per le imprese:

  • finanziamento per il sistema sanitario nazionale e della protezione civile per 3,5 mld;
  • 10 mld. di sostegno all’occupazione e reddito dipendente e autonomo (600 euro per marzo) – voucher baby sitter e riduzione del cuneo fiscale per i lavoratori che saranno sul posto di lavoro nel mese di marzo;
  • iniezione di liquidità che mobilita 340 mld. di finanziamento ad economia reale (sospensione di rate di prestiti e mutui tramite Fondi di garanzie pubbliche al credito, Fondo Centrale di Garanzia, Fondo Gasparrini, Gare Pubbliche). Potranno accedere al Fondo Gasparrini Gasparrini per la sospensione delle rate del mutuo per la prima casa anche i lavoratori autonomi a seguito di un calo del proprio fatturato di almeno il 33% ;
  • sospensioni di obblighi di versamento per tributi e contributi previdenziali. Il termine odierno è differito a venerdì e c’è un differimento fino al 31 maggio per Iva, contributi previdenziali e fiscali per tutte le imprese che hanno un fatturato fino a 2 mln. di euro e, al di sopra di questo limite, per tutte le filiere che sono state maggiormente colpite (è stato incluso anche il trasporto merci. Ci potrebbe essere una ridefinizione ad aprile delle scadenze fiscali e previdenziali con riestensione e modulazioni dei ristori nel decreto che ci sarà ad aprile;
  • sostegno aggiuntivo ad una serie di settori economici (i settori interessati saranno illustrati nel corso della giornata odierna);
  • Fondo di integrazione salariale incrementato di 1,3 mld e cassa integrazione in deroga per tutti (anche sotto i 5 dipendenti) con uno stanziamento di 3,3 mld di euro;
  • congedo parentale speciale alle famiglie o bonus baby sitter di 600 euro (stanziati 1,2 mld di euro);
  • estensione permessi 104 da 3 a 12 giorni nel mese di marzo e aprile cumulativamente (stanziati 500 mln. di euro);
  • previsione per i lavoratori autonomi e professionisti sono stati stanziati 3 mld. di euro a tutela del periodo di inattività del mese di marzo;
  • le procedure di licenziamento effettuate dal 23 febbraio 2020 sono sospese;
  • per i lavoratori del settore privato il periodo di quarantena sarà considerato malattia non computabile ai fini del comporto;

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INTEGRAZIONE ALLA RELAZIONE AL PARLAMENTO 2020

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un’integrazione alla relazione al Parlamento per il 2020, approvata ai sensi dell’articolo 6 della legge 24 dicembre 2012, n. 243, ai fini dell’autorizzazione da parte del Parlamento di un ulteriore ricorso all’indebitamento.

Il Governo intende quindi rafforzare ulteriormente il sostegno previsto per il sistema sanitario, per i cittadini e per le imprese e aumentare le risorse a favore della protezione civile e della sicurezza.

Si precostituiscono, inoltre, le condizioni per avere la disponibilità di risorse aggiuntive al fine di assicurare il finanziamento di eventuali ulteriori iniziative che si rendesse necessario adottare con tempestività e urgenza in un quadro di interventi coordinati a livello europeo.

Complessivamente, sentita la Commissione europea, la richiesta di autorizzazione all’ulteriore ricorso all’indebitamento, aggiuntiva rispetto a quanto già indicato nella Relazione al Parlamento 2020, è incrementata di 13,75 miliardi di euro (pari a circa 0,8 punti percentuali), da utilizzare nel corso del 2020. Considerata anche la precedente richiesta di autorizzazione, l’obiettivo programmatico di indebitamento netto potrà pertanto aumentare fino a 20 miliardi di euro, corrispondenti a circa 1,1 punti percentuali di prodotto interno lordo (PIL).

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