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CONFARTIGIANATO, CON R.ETE. IMPRESE ITALIA, PARTECIPA AL TAVOLO PER LA NUOVA AGENDA DEI VERSAMENTI

In un documento le proposte al Ministero dell’economia e delle finanze

R.ETE. imprese Italia, ha inviato al Vice Ministro On.le Luigi Casero un dettagliato documento (in allegato) nel quale sono esplicitate le proposte per evitare che nei mesi di giugno/luglio di ogni anno vi sia una concentrazione tale di adempimenti e scadenze di versamento che determinano l’ormai consueta richiesta di proroga.

Nel documento viene ricordato che la semplificazione dipende, anche, dal rispetto di alcuni fondamentali principi, enunciati nello Statuto dei diritti del Contribuente: irretroattività delle norme, chiarezza e trasparenza delle disposizioni, corretta informazione e conoscenza degli atti amministrativi ma, soprattutto che l’entrata in vigore di nuovi adempimenti o normative deve avvenire solo dopo un congruo lasso temporale (almeno 60 giorni).

Oltre al necessario rispetto dello Statuto del contribuente, R.ETE. Imprese Italia ritiene indispensabili alcuni interventi normativi per riorganizzare i termini di versamento dei debiti fiscali scaturenti in base alle dichiarazioni annuali.

In particolare:

  • spostare il termine di versamento ordinario dei debiti dovuti in base alle dichiarazioni annuali dal 16 giugno al 30 giugno di ogni anno, ovvero al 31 luglio con maggiorazione;
  • rivedere la misura della maggiorazione dello 0,4% mensile corrispondente ad un tasso annuale del 4,8%, agganciandola al saggio annuale di interesse legale attualmente stabilito nella misura del 0,2% annuo;
  • prevedere proroghe “automatiche” dei termini di versamento in caso di mancata disponibilità di modelli e/o software. In particolare, tale slittamento deve essere previsto per l’adeguamento agli studi di settore nell’eventualità che il programma operativo (GERICO) venga reso fruibile agli utenti meno di sessanta giorni prima della scadenza del termine ordinario (in pratica deve essere assicurato un lasso di tempo di almeno 60 giorni dal rilascio di GERICO per poter effettuare i versamenti);
  • spostare il termine relativo ai versamenti ed adempimenti scadenti nel mese di agosto, dal 20 alla fine dello stesso mese di ogni anno (cfr., art. 3-quater della legge 26 aprile 2012, n. 44, che ha convertito in legge, con modificazioni, il decreto legge 2 marzo 2012, n. 16);
  • unificare le scadenze di versamento per i soggetti titolari e non di partita IVA.

Nel documento vengono formulate anche proposte di semplificazione non solo, però, degli adempimenti connessi ai tributi erariali. Secondo R.ETE. Imprese Italia vanno rivisti anche i termini di versamento dei tributi locali dovuti in base al valore catastale degli immobili, ossia IMU e TASI. Occorre prevedere un tributo unico con riferimento al quale la legge statale dovrebbe stabilire i limiti all’esercizio della potestà regolamentare dei Comuni (aliquote e detrazioni), evitando così il proliferare di casistiche ingestibili e spesso incomprensibili da parte dei contribuenti. Il nuovo tributo, in ragione delle ridotte possibilità dei Comuni di agire su aliquote e detrazioni, renderebbe agli stessi più agevole l’invio ai contribuenti dei modelli di versamento precompilati, garantendo così una reale e percettibile semplificazione dei versamenti fiscali per imprese, lavoratori autonomi e, in generale, per i cittadini proprietari di abitazioni.

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