Il Regolamento per la semplificazione degli adempimenti ambientali in materia di scarico di acque reflue e impatto acustico (DPR n.227/11) è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 3 febbraio.
Il provvedimento entrerà in vigore il prossimo 18 febbraio e troverà applicazione nelle Regioni che non hanno ancora legiferato sulla materia (per la c.d. clausola di cedevolezza).
Il testo pubblicato contiene alcune delle proposte avanzate dalla Confartigianato durante il lungo iter di approvazione del regolamento, nato in seguito all’attività di Misurazione degli Oneri Amministrativi avviata nel 2007.
Tra le proposte confederali accolte si richiamano:
– l’assimilazione ai reflui domestici degli scarichi di acconciatori, lavanderie, laboratori artigianali alimentari e degli insediamenti i cui reflui sono prodotti esclusivamente da servizi igienici, cucine e mense;
– l’esonero dall’obbligo di presentazione della documentazione per l’impatto acustico degli odontotecnici, istituti di bellezza ed estetica, fotografi, grafici, ottici, orefici e dei laboratori artigianali alimentari;
– l’adozione di una modulistica semplificata ed unificata.
Tra le proposte confederali accolte si richiamano:
– l’assimilazione ai reflui domestici degli scarichi di acconciatori, lavanderie, laboratori artigianali alimentari e degli insediamenti i cui reflui sono prodotti esclusivamente da servizi igienici, cucine e mense;
– l’esonero dall’obbligo di presentazione della documentazione per l’impatto acustico degli odontotecnici, istituti di bellezza ed estetica, fotografi, grafici, ottici, orefici e dei laboratori artigianali alimentari;
– l’adozione di una modulistica semplificata ed unificata.
Il DPR attribuisce ai Ministeri dell’Ambiente, dello Sviluppo Economico, per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, in collaborazione con la Conferenza Unificata, il compito di monitorare l’attuazione del regolamento.
Sul punto è previsto anche il coinvolgimento delle associazioni imprenditoriali e la Confartigianato non mancherà di sollecitare immediatamente il confronto con le istituzioni sopra richiamate.