Locali e ordine e sicurezza pubblica: ecco cosa dice il nuovo Decreto ministeriale

Il Decreto del Ministero dell’Interno del 21 gennaio 2025 introduce importanti linee guida per la prevenzione degli atti illegali e delle situazioni di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica all’interno e nelle immediate vicinanze degli esercizi pubblici.

Obiettivi e finalità

Il Decreto mira a rafforzare la sicurezza nei luoghi di aggregazione, prevenendo fenomeni di illegalità. Le linee guida si applicano a tutte le tipologie di esercizi pubblici, con particolare attenzione a quelli in cui si svolgono spettacoli o trattenimenti.

A chi è rivolto

Nel Decreto si parla di una macro-categoria, che ricomprende il diversificato comparto dei locali di somministrazione di alimenti e bevande, degli stabilimenti balneari, delle strutture ricettive (comprese quelle che erogano servizi para-alberghieri), e del settore delle sale pubbliche da gioco. A questi si aggiungono i locali dove vengono esercitate attività economiche miste: è il caso dei locali in cui vengono offerti al pubblico spettacoli o intrattenimenti, con la possibilità di fruire di servizi di ristorazione o, comunque, di somministrazione di alimenti e bevande.

Misure preventive

Il decreto promuove l’adozione di diverse misure preventive, tra cui:

1. Sistemi di videosorveglianza

  • Installazione di telecamere di sorveglianza sia all’interno che all’esterno dell’esercizio, con particolare attenzione alle aree di accesso e alle zone a maggiore rischio.
  • Corretta manutenzione e funzionamento dei sistemi di videosorveglianza.
  • Rispetto della normativa sulla privacy nella gestione delle immagini registrate.

2. Illuminazione

  • Adeguata illuminazione delle aree esterne e interne per garantire una buona visibilità e scoraggiare attività illecite.
  • Installazione di sistemi di illuminazione a basso consumo energetico e a lunga durata.

3. Formazione del personale

  • Formazione del personale sulla gestione delle situazioni di rischio, come ad esempio:
    • Riconoscimento di comportamenti sospetti.
    • Gestione di situazioni di conflitto.
    • Collaborazione con le forze dell’ordine.
  • Aggiornamento periodico della formazione del personale.

4. Collaborazione con le forze dell’ordine

  • Creazione di un canale di comunicazione diretto con le forze dell’ordine per segnalare situazioni di rischio o attività illecite.
  • Partecipazione a iniziative di collaborazione con le forze dell’ordine per la prevenzione della criminalità.

5. Controllo degli accessi

  • Implementazione di sistemi di controllo degli accessi.
  • Controllo dell’età dei clienti per la somministrazione di alcolici.

6. Altre misure

  • Rispetto delle normative sulla somministrazione di alcolici, con particolare attenzione ai minori.
  • Prevenzione del sovraffollamento dei locali.
  • Promozione di un ambiente sicuro e accogliente per i clienti.

Il Codice di condotta

Si vengono a definire regole di comportamento da osservarsi nel locale e nelle immediate vicinanze, mediante l’adozione del «Codice di condotta» dell’avventore. Il documento, da affiggere in modo ben visibile all’interno del locale e da pubblicizzare anche sui siti web degli stessi esercizi, dovrà contenere una serie di misure tese a qualificare «l’avventore modello» e in particolare:

a) l’impegno a non introdurre armi improprie e, laddove non vi sia un giustificato motivo, strumenti atti ad offendere, ferma restando la disciplina sulle armi;

b) il divieto di utilizzare all’interno del locale strumenti in grado di nebulizzare sostanze irritanti al capsicum;

c) il divieto di introdurre nel locale sostanze stupefacenti;

d) il divieto di introdurre nel locale sostanze alcoliche che non siano state somministrate all’interno del medesimo locale;

e) l’impegno a non utilizzare in maniera impropria o comunque a danneggiare i dispositivi antincendi e, più in generale, gli arredi e le suppellettili presenti nel locale e nelle sue pertinenze;

f) l’obbligo a non impedire o rendere difficoltosa la fruibilità delle uscite di sicurezza;

g) l’impegno a non abbandonare nelle aree di pertinenza del locale e in quelle immediatamente circostanti residui, anche in vetro, delle consumazioni, e altri rifiuti in genere;

h) l’impegno a evitare comportamenti molesti o che possano disturbare la quiete pubblica.

Tutela dei minori

Grande attenzione è riposta quindi ai minori, visto che nel decreto si chiede di:

  • Segnalare tempestivamente alle Forze di polizia situazioni di illegalità o di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica;
  • Assicurare ogni fattiva collaborazione con le Forze di polizia, soprattutto in occasione di particolari eventi che presentano accentuati profili di rischio, ovvero in presenza di situazioni sospette o potenzialmente pericolose all’interno o nelle immediate adiacenze degli esercizi.

Consulta il decreto QUI.

 

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