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Affitti brevi: l’obbligo di CIN slitta al 1° gennaio 2025

Affitti brevi

È stato rimandato al 1° gennaio 2025 l’obbligo di CIN (Codice Identificativo Nazionale) per affitti brevi e locazioni turistiche.

Tale nuova data è stata stabilita per unificare le differenti scadenze all’interno del mercato: il precedente cronoprogramma prevedeva infatti la diversificazione di applicabilità delle sanzioni tra nuove strutture (2 novembre 2024) e strutture già presenti sulle piattaforme regionali (1° gennaio 2025). Ora l’obbligo slitta per tutti ad inizio del nuovo anno.

Ricordiamo che la BDSR (Banca Dati nazionale delle Strutture Ricettive e degli immobili destinati a locazione breve o per finalità turistiche) consente proprio ad imprese, gestori, titolari e proprietari di immobili di ottenere il CIN ed è stata creata per fornire una mappatura degli esercizi ricettivi su scala nazionale.

Sono obbligate ad essere registrate tutte le unità immobiliari ad uso abitativo destinate a contratti di locazione: per finalità turistiche; affitti brevi (non solo in forma imprenditoriale); strutture turistico-ricettive alberghiere ed extralberghiere. Queste strutture devono rispettare tutti i requisiti di sicurezza.

Chi affitta immobili ai turisti o per meno di 30 giorni senza avere ottenuto prima il CIN è passibile di sanzione da un minimo di 800 euro ad un massimo di 8mila euro. La mancata esposizione (codice rilasciato ma non esposto) comporta una sanzione da 500 a 5mila euro.

Foto: www.pixabay.com

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