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Banca dati strutture ricettive: nelle Marche parte la sperimentazione per la richiesta del Codice Identificativo Nazionale

Banca dati strutture ricettive

Dal 3 luglio 2024  la Regione Marche entra nella fase sperimentale della Banca Dati nazionale delle Strutture Ricettive e degli immobili destinati a locazione breve o per finalità turistiche (BDSR).

La BDSR permette ai proprietari e gestori di ottenere un Codice Identificativo Nazionale (CIN): questo codice può essere esposto all’esterno delle strutture e utilizzato per fini promozionali.

Tramite la piattaforma è possibile richiedere il Codice Identificativo Nazionale (CIN), da utilizzare per la pubblicazione degli annunci e per l’esposizione all’esterno delle strutture e degli immobili: effettuando l’accesso tramite identità digitale, i titolari visualizzano i dati relativi alle strutture collegate al proprio Codice Fiscale, integrano le informazioni mancanti, segnalano eventuali modifiche e ottengono il CIN.

Il processo di entrata in esercizio della BDSR si articola in due fasi: una fase sperimentale per lo sviluppo del modello di interoperabilità e una fase a regime.

La sperimentazione per le Marche inizia nel mese di luglio: gli operatori marchigiani, quindi, avranno due mesi in più per adeguarsi e rispondere a quanto previsto dagli obblighi correlati al CIN, che prevede dal 1° novembre 2024 anche la fase sanzionatoria.

Nella fase di avvio sperimentale non sono previste sanzioni ed è consentito ai cittadini che lo desiderano di adeguarsi con un ampio margine di anticipo agli obblighi correlati al codice identificativo.

(fonte:www.regione.marche.it)

I punti salienti della normativa

  • Il Ministero del Turismo assegnerà un Codice Identificativo Nazionale (CIN) a tutte le unità immobiliari destinate a contratti di locazione per finalità turistiche, comprese le locazioni brevi, e alle strutture turistico-ricettive alberghiere ed extralberghiere.
  • Tutte le unità immobiliari ad uso abitativo destinate alla locazione turistica dovranno essere dotate di dispositivi per la rilevazione di gas combustibili e monossido di carbonio, nonché di estintori portatili.
  • Diventa obbligatoria la SCIA, la Segnalazione Certificata di Inizio Attività, da effettuare presso lo sportello SUAP del Comune di ubicazione.
  • Sarà obbligatorio esporre il proprio CIN. I locatori dovranno esporre il CIN all’esterno dello stabile e indicarlo in ogni annuncio pubblicato. Anche gli intermediari immobiliari e i gestori di portali telematici dovranno indicare i CIN di ogni immobile.
  • Vengono introdotte sanzioni pecuniarie per l’assenza del CIN (da 800 a 8.000 euro), per la mancata esposizione del CIN (da 500 a 5.000 euro), per la mancata presentazione della SCIA (da 2.000 a 10mila euro) e per la locazione di unità immobiliari prive dei requisiti di sicurezza (da 600 a 6.000 euro per ogni violazione accertata).
  • L’assegnazione del nuovo CIN avviene dopo la richiesta dell’interessato a mezzo di apposite procedura digitale.

 

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