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Nuove opportunità d’inserimento lavorativo: le esperienze degli imprenditori raccontate ai giovani studenti

convegno Ipsia inserimento lavorativo

I racconti degli imprenditori sono stati al centro del convegno Made in Italy-Nuove opportunità d’inserimento lavorativo, promosso dall’Ipsia Ostilio Ricci di Fermo in collaborazione con Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo e Cna Fermo.

Un interessante stimolo per i giovani ragazzi che stanno scegliendo il proprio percorso formativo e che potranno diventare gli imprenditori di domani.

Le testimonianze

Emanuele Pepa – In molte categorie c’è un urgente necessità di nuova forza lavoro. Nuova per incremento numerico e nuova anche da un punto di vista di idee e di entusiasmo.

Nelle aziende occorrono con sempre maggiore frequenza figure specializzate, maestranze che si ottengono grazie ad una stretta collaborazione tra scuola ed impresa che, con una azione sinergica, possono dotare il discente di conoscenza e di esperienza durante lo stesso percosso scolastico.

Gli istituti professionali sono fonti essenziali a cui il settore produttivo può e deve attingere nuove figure.

Quando ci sono esempi virtuosi di collaborazione, come nel caso specifico, non sempre scontati, è compito delle associazioni fare in modo che questi siano continuativi nel tempo e siano da stimolo per gli studenti.

A tale proposito mi auguro che la preside Annamaria Bernardini, così attenta e vicina alle sollecitazioni del territorio, ci dia la possibilità di poter interloquire con gli studenti in sessioni dedicate.

I racconti degli imprenditori, la loro soddisfazione, la loro crescita, le loro conoscenze, il loro amore per il lavoro, potranno essere da stimolo per i futuri collaboratori e perché no, per i futuri imprenditori.

Lorenzo TotòLe aziende del territorio per poter sopravvivere hanno bisogno di nuova linfa, di nuove idee, di nuovo entusiasmo che solo l’energia primordiale dei ragazzi possono assicurare.

Creare un humus economico e sociale favorevole alle nuove generazioni, consentirà loro di poter scegliere di rimanere nei piccoli borghi di cui la provincia fermana è costellata, permettendo all’intero tessuto sociale di sopravvivere.

Ci sono studi della Politecnica delle Marche, che evidenziano come, se non ci sarà una inversione di tendenza, la nostra regione nei prossimi 30 anni, perderà 1/5 della popolazione incrementando invece notevolmente l’età media dei residenti.

Bisognerà trovare dei sistemi per assicurare un ricambio generazionale a tutte quelle imprese che pur avendo dato lavoro e lustro al nostro territorio, non hanno futuro, non avendo, le nuove generazioni intenzione di continuare l’opera degli avi.

In questo la politica ci dovrà dare una mano, cercando di rendere meno burocratizzati e meno aleatori i rapporti tra Stato ed Imprese, incertezze che stanno scoraggiando molti giovani.

Gervasio Bracalente – Oggi nella mia impresa non parlo più di dipendenti ma di collaboratori. Non avendo figli che abbiano intenzione di continuare la mia attività (per lo meno a giudicare dai percorsi scolastici intrapresi) la nostra forza, mia e di mio fratello, sono i ragazzi impiegati nella mia azienda di meccanica di precisione.

Ogni giorno con passione e dedizione si ingegnano e si danno un gran da fare per portare avanti i lavori e le consegne. È un piacere vedere il loro entusiasmo, stimolato anche dall’impegno e dalla passione che io e mio fratello mettiamo nel cercare di far crescere ulteriormente la nostra azienda.

Collaboratori capaci e volenterosi, scalano con facilità ed in breve tempo i vari livelli contrattuali e lo stipendio assicurato dal contratto metalmeccanico è in grado di dare ampie soddisfazioni e garanzia di stabilità.

In 40 anni di attività, escludendo la crisi del 2007/2008, si è sempre lavorato alacremente.

Rossano Trobbiani – I ragazzi che escono dagli istituti professionali oggi hanno uno spettro di possibilità lavorative molto più ampio di quello che si aveva ai miei tempi.

Io dopo un periodo di apprendistato, ho dovuto fare molta gavetta. Periodo che mi ha dato molte soddisfazioni a livello di bagaglio di esperienze e di conoscenze, meno a livello economico.

Aiutato da una casa di prodotti, ho avuto l’ardire di aprire un mio salone e di iniziarmi al modo della libera professione.

Mentre ai miei tempi il settore benessere era molto più circoscritto e definito, oggi le possibilità di impiego per uno studente che esce da un istituto professionale sono molto più ampie e variegate.

Ci sono operatori turistici, SPA, strutture ricettive, saloni, filoni produttivi che necessitano di figure professionali del benessere.

La formazione, se erogata ed assunta in modo corretto, è essenziale per la crescita di nuovi imprenditori.

Confartigianato Imprese Macerata – Ascoli Piceno – Fermo