Home Alimentazione Decreto Ristori bis: nuove misure per le imprese colpite dalle restrizioni anti-contagio

Decreto Ristori bis: nuove misure per le imprese colpite dalle restrizioni anti-contagio

Decreto Ristori bis

Il Governo ha approvato il Decreto Ristori bis contenente un ulteriore stanziamento di risorse per le attività economiche interessate, direttamente o indirettamente, dalle restrizioni disposte a a causa dell’emergenza in corso.

Il pressing esercitato da Confartigianato nei confronti del Governo ha consentito di correggere in parte quanto previsto dal primo DL Ristori e di includere nei nuovi interventi settori in cui operano artigiani e piccole imprese.

E’ il caso della categoria della “ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto” che ricomprende tra l’altro le attività di rosticcerie, friggitorie, pizzerie a taglio.

Tra le novità che recepiscono le sollecitazioni di Confartigianato, il Dl Ristori bis introduce 20 nuove categorie che possono beneficiare dei contributi a fondo perduto già previsti dal Decreto Ristori 1.

Tra queste, i settori che interessano gli artigiani e le piccole imprese sono: la ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto, altre attività di trasporti terrestri passeggeri, il trasporto di passeggeri per vie d’acqua inclusi i trasporti lagunari, altre attività di trasporti terrestri (ad esempio le centrali radiotaxi), i fotoreporter e altre attività di riprese fotografiche, corsi di danza, le lavanderie industriali, attività di guide alpine, la fabbricazione di articoli esplosivi, il commercio al dettaglio di bomboniere, la gestione di stazioni per autobus.

Scarica il Decreto Ristori bis

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Contributi a fondo perduto

È previsto un ampliamento delle categorie di attività beneficiarie del contributo a fondo perduto previsto dal decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137 (cd. “Ristori”). Per alcuni operatori già beneficiari del contributo che registrano ulteriori restrizioni delle loro attività alla luce delle nuove misure restrittive nelle zone arancioni e rosse, il contributo è aumentato di un ulteriore 50 per cento.

È previsto un nuovo contributo a fondo perduto per specifiche imprese che operano nelle Regioni caratterizzate da uno scenario di elevata o massima gravità Il contributo sarà erogato seguendo la stessa procedura già utilizzata dall’Agenzia delle entrate in relazione ai contributi previsti dal decreto “Rilancio” (decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34) e per quelli introdotti con il precedente decreto “Ristori”. L’importo del beneficio varierà in funzione del settore di attività dell’esercizio.

Istituzione di un fondo per nuovi contributi

Viene istituito un fondo per compensare le attività delle Regioni che potrebbero venire interessate da future misure restrittive, per erogare futuri contributi in modo automatico.

Contributi per le attività con sede nei centri commerciali e per le industrie alimentari

È prevista la costituzione di un fondo per ristorare con un contributo a fondo perduto le perdite subite dalle attività economiche che hanno sede nei centri commerciali e per le industrie alimentari.

Credito d’imposta sugli affitti commerciali

Per le imprese che svolgono le attività che danno titolo al riconoscimento del nuovo contributo a fondo perduto e operano nelle aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto individuate ai sensi dell’ultimo DPCM viene esteso quanto previsto dal primo decreto Ristori, prevedendo un credito d’imposta cedibile al proprietario dell’immobile locato pari al 60% dell’affitto per ciascuno dei mesi di ottobre, novembre e dicembre.

Sospensione dei versamenti

Per i soggetti che esercitano attività economiche sospese è prevista la sospensione delle ritenute alla fonte e dei pagamenti IVA per il mese di novembre.

Cancellazione della seconda rata dell’IMU

È prevista la cancellazione della seconda rata dell’IMU per le imprese che svolgono le attività che danno titolo al riconoscimento del nuovo contributo a fondo perduto e operano nelle Regioni caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto individuate ai sensi dall’ultimo DPCM, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività.

Sospensione dei contributi previdenziali

Per le attività previste dal decreto-legge Ristori che operano nelle zone gialle vengono sospesi i contributi previdenziali e assistenziali per il mese di novembre. Per quelle delle zone arancioni e rosse la sospensione è riconosciuta per i mesi di novembre e dicembre.

Rinvio del secondo acconto Ires e Irap per i soggetti Isa

Nei confronti dei soggetti che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale e che operano nelle aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto, viene disposta la proroga al 30 aprile 2021 del pagamento della seconda o unica rata dell’acconto di Ires e Irap.

Bonus baby sitter e congedo straordinario

Nelle regioni rosse nelle quali è prevista la sospensione delle attività scolastiche nelle seconde e terze classi delle scuole secondarie di primo grado viene previsto un bonus baby sitter da 1.000 euro e, nel caso in cui la prestazione di lavoro non possa essere resa in modalità agile, il congedo straordinario con il riconoscimento di un’indennità pari al 50 % della retribuzione mensile per i genitori lavoratori dipendenti.

Sostegno al terzo settore

Con un fondo straordinario viene previsto un sostegno in favore dei soggetti attivi nel terzo settore, organizzazioni di volontariato, associazione di promozione sociale e organizzazioni non lucrative di utilità sociale, che non rientrano fra i beneficiari del contributo a fondo perduto.

Sostegno alla filiera agricola, pesca e acquacoltura

È prevista la totale decontribuzione anche per il mese di dicembre per le imprese interessate dal primo decreto-legge Ristori, attive nei settori della filiera agricola, della pesca e dell’acquacoltura.

Trasporto pubblico locale

La dotazione del fondo per il trasporto pubblico locale è incrementata di 300 milioni di euro per il 2021, 100 dei quali possono essere utilizzati anche per servizi aggiuntivi destinati anche agli studenti.

Confartigianato Imprese Macerata – Ascoli Piceno – Fermo