Il Ministero della Salute ha diramato istruzioni circa le misure da prendere in relazione all’epidemia da Coronavirus, per i soggetti che lavorano a contatto con il pubblico.
I casi si sono verificati nella larghissima maggioranza nella Repubblica popolare cinese. Pochi casi sono stati segnalati in altri paesi, inclusa l’Italia, in gran parte in soggetti provenienti negli ultimi 14 giorni dalle zone colpite.
La via di trasmissione più frequentemente riportata è quella a seguito di contatti stretti e prolungati da persona a persona. Ulteriori studi sono in corso. I sintomi più comuni sono febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie.
Come riportato dal Centro Europeo per il Controllo delle Malattie, la probabilità di osservare casi a seguito di trasmissione interumana all’interno dell’Unione Europea è stimata da molto bassa a bassa, se i casi vengono identificati tempestivamente e gestiti in maniera appropriata.
La direttiva che riguarda quindi anche a tutte le aziende e attività con lavoratori “al pubblico”, stabilisce che la responsabilità di tutelare gli operatori dal rischio biologico è in capo al datore di lavoro, con la collaborazione del medico competente.
I casi a rischio sono solo coloro che hanno avuto contatti ravvicinati e protratti con gli ammalati, pertanto si ritiene sufficiente adottare le comuni misure preventive della diffusione delle malattie trasmesse per via respiratoria, e in particolare:
- lavarsi frequentemente le mani
- porre attenzione all’igiene delle superfici
- evitare i contratti stretti e protratti con persone con sintomi simil influenzali
- adottare ogni ulteriore misura di prevenzione dettata dal datore di lavoro
Ove, nel corso dell’attività lavorativa, si venga a contatto con un soggetto che risponde alla definizione di caso sospetto* si provvedrà a contattare i servizi sanitari segnalando che si tratta di caso sospetto per nCoV.
Nell’attesa dell’arrivo dei sanitari:
- evitare contatti ravvicinati con la persona malata;
- se disponibile, fornirla di una maschera di tipo chirurgico;
- lavarsi accuratamente le mani. Prestare particolare attenzione alle superfici corporee che sono venute eventualmente in contatto con i fluidi (secrezioni respiratorie, urine, feci) del malato;
- far eliminare in sacchetto impermeabile, direttamente dal paziente, i fazzoletti di carta utilizzati. Il sacchetto sarà smaltito in uno con i materiali infetti prodottisi durante le attività sanitarie del personale di soccorso.
* A) Una persona con Infezione respiratoria acuta grave – SARI – (febbre, tosse e che ha richiesto il ricovero in ospedale), E senza un’altra eziologia che spieghi pienamente la presentazione clinica E almeno una delle seguenti condizioni:
- storia di viaggi o residenza in aree a rischio della Cina, nei 14 giorni precedenti l’insorgenza della sintomatologia, oppure
- il paziente è un operatore sanitario che ha lavorato in un ambiente dove si stanno curando pazienti con infezioni respiratorie acute gravi ad eziologia sconosciuta.
B) Una persona con malattia respiratoria acuta E almeno una delle seguenti condizioni:
- contatto stretto con un caso probabile o confermato di infezione da nCoV nei 14 giorni precedenti l’insorgenza della
sintomatologia; oppure - ha visitato o ha lavorato in un mercato di animali vivi a Wuhan, provincia di Hubei, Cina, nei 14 giorni precedenti l’insorgenza della sintomatologia; oppure
- ha lavorato o frequentato una struttura sanitaria nei 14 giorni precedenti l’insorgenza della sintomatologia dove sono stati ricoverati pazienti con infezioni nosocomiali da 2019-nCov