Sono state molte le questioni affrontate nel corso dell’incontro con l’On. Paola De Micheli, Commissario straordinario per la ricostruzione, tenutosi lo scorso martedì 22 maggio nella sede provinciale di Confartigianato. Tre ore di confronto ed approfondimento con artigiani, dirigenti e funzionari dell’Associazione, che hanno sollevato criticità e sottoposto al Commissario quesiti sui temi più importanti legati alla ricostruzione post sisma.
La copertura finanziaria, come ha sottolineato l’On. De Micheli, è stata assicurata, ma quello che più preoccupa è la paura legata alla corresponsabilità. L’impianto normativo è molto complesso, ad oggi si contano 8 decreti legge, 56 ordinanze, molte a modifica delle precedenti, che rendono l’applicazione troppo difficile. Inoltre la verifica preventiva degli atti rallenta molto le procedure, ma allo stesso tempo consente ad una pluralità di soggetti attuatori, oggi 160, di operare al meglio all’interno del quadro normativo. Per quanto si cerchi di semplificare, chi deve porre le firme vuole garanzie certe e norme precise che contemplino tutte le casistiche possibili.
Buone notizie sul fronte del problema delle “difformità” o “irregolarità”, in merito al quale Confartigianato aveva chiesto chiarimenti, ribadendo l’importanza che le “difformità di necessità” e piccole difformità vengano differenziate dai grandi abusi e che si realizzi una sanatoria semplice e veloce in modo da far partire la ricostruzione. A tal proposito il Commissario ha annunciato di aver preparato un pacchetto di norme per risolvere questi problemi che comprenderà anche l’eliminazione della doppia conformità, una procedura super accelerata per i Comuni per chiudere definitivamente le pratiche dei condoni passati, la regolarizzazione delle casette d’emergenza, la possibilità in fase di ricostruzione di poter aumentare la volumetria del 20% come da Piano Casa regionale (escluso però da contributo pubblico).
Nel pacchetto il Commissario ha inoltre inserito la proroga del recupero della “busta paga pesante” e del versamento dei contributi sospesi da ottobre 2016 ad agosto 2017, in scadenza il prossimo 31 maggio, e aumentato le rate per il rimborso da 24 a 60 mesi. Sarà prevista anche la riapertura della Zona Franca Urbana (che sarà prorogata per almeno 2/3 anni), l’estensione dell’esenzione anche per soci d’azienda e per gli imprenditori, finora esclusi, che, in base al quadrimestre novembre 2016-febbraio 2017, hanno i requisiti necessari. Saranno fatte recuperare anche le somme versate dagli imprenditori che, in base ai conteggi del calo di fatturato della ZFU, hanno ottenuto l’esenzione.
Sulla complessità degli appalti e sulle tante certificazioni necessarie alle imprese per eseguire un lavoro anche privato (ad esempio la SOA per lavori privati, il rating di legalità, la tracciabilità finanziaria, i subappalti al 30%, ecc.) il Commissario ha ribadito che certe limitazioni, pur fastidiose e costose, servono ad arginare il fenomeno delle infiltrazioni.
“Non esistono soluzioni semplici a problemi complessi – ha dichiarato il Commissario De Micheli. Abbiamo preparato un vademecum sulle interpretazioni della legge, una sorta di vocabolario della ricostruzione, che contiamo di pubblicare dopo l’estate. La convenzione con Invitalia Spa per concedere i finanziamenti a “tasso zero”, è praticamente pronta e solleciteremo la CE per l’approvazione delle norme attuative sul credito d’imposta”.
Più difficile invece la riapertura dei termini per la richiesta dell’ “una tantum” da parte delle imprese che hanno dovuto sospendere l’attività nel 2017, a causa del meccanismo burocratico che rende molto difficile l’erogazione dei fondi residui nelle casse dell’Inps.
“Per noi è molto importante poter avere questi confronti – dichiara il Presidente Provinciale di Confartigianato, Renzo Leonori – e abbiamo apprezzato molto l’impegno del Commissario che si è reso disponibile ad ascoltarci e accogliere le nostre richieste. E’ fondamentale che le direttive procedurali nascano anche e soprattutto sulla base delle esigenze e necessità reali dei territori in difficoltà. Pur comprendendo la complessità della situazione, continueremo a farci portavoce dei problemi delle nostre imprese finché non arriveranno adeguate risposte. Stiamo sollecitando la realizzazione di una misura di sostegno che venga incontro alle tante aziende con locali in affitto che non hanno attuato la procedura di delocalizzazione, e sono state gravemente danneggiate perdendo macchinari, attrezzatura, impianti e merci. Una casistica ad oggi non contemplata e che deve essere quanto prima normata”.