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Aggiornamenti della normativa sul SISMA 2016

Riportiamo una panoramica dei principali aggiornamenti normativi statali e regionali intervenuti sulle tematiche inerenti il sisma:

  • a) DL 189/2016 coordinato col decreto fiscale 148/2017 convertito in legge 172/2017 e relativa scheda sintetica delle modifiche ed integrazioni apportate dal decreto fiscale. Non è ancora disponibile il testo dello stesso decreto, coordinato con la Legge di Bilancio 2018 (L. 205 del 27 dicembre 2017);
  • b) Ordinanza n. 44 del Commissario straordinario per la ricostruzione del 15 dicembre 2017, con la quale vengono approvati i criteri di indirizzo per la progettazione e la realizzazione degli interventi di riparazione e rafforzamento locale degli edifici e vengono apportate alcune modifiche all’Ordinanza n. 8 del 14 diceggiornamenti normativi mbre 2016 “Determinazione del contributo concedibile per gli interventi immediati di riparazione e rafforzamento locale”.
  • c) Ordinanza n. 46 che interviene a modificare le precedenti ordinanze sulla ricostruzione privata. In particolare, riportiamo i principali elementi di novità; è stato inoltre approvato il piano per la ricostruzione delle opere pubbliche distrutte dal sisma (piano, che prevede uno stanziamento di oltre 1 miliardo di euro di cui 605 milioni di euro per le Marche, sarà oggetto di una specifica ordinanza del commissario in corso di pubblicazione):
    1. Nuovi termini per le domande: i professionisti possono presentare le schede per la ricostruzione dei danni lievi (riparazione di abitazioni e strutture produttive temporaneamente inagibili) fino al 30 aprile. Per i danni pesanti (ripristino con miglioramento sismico o ricostruzione immobili distrutti) il termine ultimo è stato fissato al 31 ottobre 2018.
    2. Preistruttoria” veloce per la ricostruzione pesante: Per tutte le domande di contributo diverse da quelle per danni lievi viene introdotta una preistruttoria, in modo da dare ai professionisti indicazioni precise e definitive sul livello del danno (decisivo ai fini del calcolo del contributo) prima di presentare il progetto vero e proprio.
    3. Contributo per la ricostruzione determinato più rapidamente: con le nuove linee guida sarà possibile per i professionisti indicare l’importo del contributo presumibile già alla presentazione della domanda, che sarà verificato e approvato dall’Ufficio Speciale Regionale con una procedura più snella e veloce.
    4. Rimborso per cantine e magazzini: è previsto il rimborso dei lavori per il ripristino di porzioni di edifici, come cantine, stalle e magazzini, in precedenza esclusi da contributo (purché non si tratti di pertinenze già ora rimborsate fino al 70 %).
    5. Comune referente unico per regolarizzazione abusi sanabili: l’istruttoria urbanistica ed edilizia sarà sempre curata dal Comune entro 60 giorni dalla presentazione della domanda. Il Comune potrà invitare alla regolarizzazione di eventuali abusi dell’edificio preesistente, qualora siano sanabili e di modesta entità. Il contributo non potrà essere concesso se gli abusi non verranno previamente regolarizzati.
    6. Subito il rimborso delle spese del progetto: sarà erogato all’avvio dei lavori (cosiddetto saldo zero) l’80 per cento del contributo per le spese di progettazione e il 100 per cento di quello per le indagini preliminari svolte da ditte esterne.
    7. La ditta incaricata dei lavori può essere indicata dopo l’approvazione del progetto da parte degli Uffici Speciali Regionali e la comunicazione dell’importo del contributo.
    8. Restano invece ancora da attivare tutta una serie di misure destinate alle attività produttive, per un totale di 86 Meuro di risorse statali, di cui al promemoria allegato redatto dalla Regione Marche.

A livello regionale, è stata invece recentemente approvata la LR n. 1 del 4 gennaio 2018 – “Nuove norme per le costruzioni in zone sismiche nella regione Marche”, con la quale vengono previste disposizioni per il riordino delle funzioni, la riorganizzazione delle strutture tecniche competenti, la pianificazione territoriale ed urbanistica con l’obiettivo di ridurre i rischi e gli effetti dei fenomeni tellurici. Nello specifico, viene fornito il via libera al decentramento delle stesse funzioni aiutando i comuni a mettere insieme, in forma associativa, quei servizi utili a contrastare il rischio sismico. Altri aspetti importanti sono quelli relativi alle attività di formazione dei tecnici competenti in materia e all’implementazione di un sistema informatico integrato, idoneo a garantire una rete di supporto tecnologico. Inoltre, viene istituito un comitato tecnico scientifico composto da funzionari esperti in materia sismica. La Giunta regionale si riserva i compiti di indirizzo e controllo sulle attività decentrate. Prevista una copertura finanziaria per l’anno 2018 pari a 300mila euro, in larga parte indirizzata alle suddette attività di formazione professionale ed implementazione informatica.

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