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Beni culturali, seminario tecnico Confartigianato-UNICAM, Ascoli Piceno venerdì 01 dicembre 2017 ore 14.30

Presentato il programma dell’evento di venerdì 1° dicembre ad Ascoli Piceno, al centro le tecniche di diagnostica e il dialogo tra Arte e Scienza

E’ stato presentato stamane presso la sede di Ascoli Piceno dal neo-Presidente della categoria Confartigianato AP-FM Restauro, Michele Aureli, il ricco programma del seminario tecnico-scientifico “SEMINARIO SULLE TECNICHE DI DIAGNOSTICA APPLICATE AI BENI CULTURALI DOPO IL SISMA 2016, ASCOLI PICENO 1° dicembre 2017”.

L’evento è reso possibile grazie a partner di prestigio: UNICAM- A. R. T. & Co. – Applicazioni di Restauro, Tecnologiche e Conservative – AIAr e Comune di Ascoli Piceno (che ha concesso il patrocinio) – Musei Civici e si terrà venerdì 1° dicembre 2017 dalle 14.30 presso la Sala Gagliardi della Biblioteca “Giulio Gabrielli” di Ascoli Piceno.

La Confartigianato di Ascoli Piceno e Fermo, grazie alla collaborazione fondamentale del gruppo di mestiere del “Restauro”, recentemente costituito, intende avviare un percorso volto alla diffusione della cultura della diagnostica, intesa come attività prioritaria e indispensabile che deve precedere qualsiasi progettazione e iniziativa di restauro. La conoscenza dei materiali, con le idonee strumentazioni, la scoperta delle tecniche di realizzazione unita alle più recenti conoscenze in campo scientifico sul fronte della conservazione dei beni culturali potrà giovare positivamente a ciò che è il ruolo che esercita un’associazione datoriale, la sensibilizzazione sulla conservazione e trasmissione alle future generazioni della ricchezza e della bellezza che i nostri antenati ci hanno lasciato attraverso l’arte, l’architettura, l’ingegneria.
Appare pertanto opportuno e non più rinviabile sostenere con convinta determinazione l’attività della diagnostica sul bene culturale, un’operazione complessa e altamente tecnologica che abbraccia molti campi del sapere scientifico, le cui competenze e strumentazioni sono offerte localmente grazie ad alcuni operatori opportunamente formati e che possono vantare un’esperienza di tutto rispetto.
L’iniziativa è stata accreditata dall’”Associazione Italiana di Archeometria” (AIAr) nell’ambito dell’evento nazionale Arte è Scienza, un network delle iniziative che sul territorio promuovono il gemellaggio fra Arte e Scienza per la diffusione della conoscenza (http://www.associazioneaiar.com).

L’edizione 2017 ha ottenuto il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dell’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare)..
Sono previsti tre fondamentali moduli di approfondimento a cura di docenti (prof.ssa Roselli, prof. Papetti) e tecnici esperti del settore (dott. Di Girolami) relativi ai seguenti argomenti:

  • L’importanza del dialogo tra scienza ed arte
  • Tecnologie “low-cost” per la salvaguardia del patrimonio culturale: analisi dei materiali e delle forme di degrado, rilievo e stampa 3D, monitoraggi microclimatici – Dimostrazioni pratiche con la strumentazione idonea alla diagnostica
  • Il contributo fornito dalle analisi diagnostiche nello studio delle collezioni museali di Ascoli Piceno

L’ultimo rapporto della Protezione Civile Nazionale (agg.to Settembre 2017) in merito all’operatività della stessa nel campo dei beni culturali, non fa altro che confermare quanto il patrimonio potenzialmente oggetto di diagnostica, restauro, conservazione e valorizzazione sia a dir poco sterminato e ciò rappresenta per le imprese di nicchia del settore un’ottima occasione di lavoro, per la quale investire anche nel campo occupazione, attivando un circolo virtuoso che potrebbe finalmente rappresentare nei prossimi anni uno dei pilastri della tanto auspicata ripresa economica. La Protezione Civile assicura che il 16 maggio 2017 sono state evase tutte le richieste di sopralluogo per il rilievo del danno delle chiese pervenute entro il 10 aprile 2017 per un totale di 4.322 sopralluoghi effettuati, di cui 633 nella Regione Abruzzo, 2.289 nella Regione Marche, 303 nella Regione Lazio e 1.097 nella Regione Umbria. Sono risultati agibili il 23,6 % del totale, mentre il 47,2% risulta inagibile. Risulta, inoltre, il 21,9 % agibile con provvedimenti, il 5,1% parzialmente agibile, 1,7% temporaneamente inagibile e 0,5% inagibile per cause esterne.

Per le segnalazioni pervenute successivamente al 10 aprile 2017 risultavano da visionare: in Abruzzo 25 beni (di cui 22 chiese e 3 palazzi); nel Lazio 40 beni (di cui 20 chiese e 20 palazzi); nelle Marche 363 beni (di cui 3 chiese e 360 palazzi); in Umbria 93 beni (di cui 45 chiese e 48 palazzi). I sopralluoghi mancanti sono in corso di programmazione. Con riferimento al recupero dei beni mobili, gli interventi sono stati indirizzati alla salvaguardia degli oggetti resi vulnerabili perché esposti alle intemperie o perché incustoditi. Di seguito un grafico che riporta sinteticamente i dati relativi a tale attività. Sono state, complessivamente, 470 le strutture in cui si sono operati gli interventi di recupero per un totale di 18.656 beni mobili recuperati, a cui si aggiungono 4.723 metri lineari di beni archivistici e altri 9.743 volumi di beni librari. Gli interventi di messa in sicurezza dei beni immobili sono stati realizzati sia a tutela della pubblica incolumità che per la salvaguardia dei beni storico-architettonici che, altrimenti, avrebbero potuto subire ulteriori danneggiamenti […]. Sono stati realizzati 256 interventi di interesse prioritario del MiBACT e terminati attraverso l’opera dei VVF, mentre 67 sono ancora in corso e 7 sono da avviare. 
In totale sono 675 gli interventi operati da altri soggetti (Curia, Comuni). Infine, è in fase avanzata una ricognizione sul territorio delle quattro Regioni colpite, in merito all’individuazione delle chiese ove si rende necessario l’intervento di messa in sicurezza e/o recupero degli affreschi. L’attività è stata avviata soltanto di recente, in quanto l’ispezione di molte chiese era condizionata dalla riapertura dei percorsi di accesso alle stesse.

Confartigianato Imprese Macerata – Ascoli Piceno – Fermo