Home Benessere SEMPLIFICAZIONE TOTALE DEL TRATTAMENTO DEI RIFIUTI SPECIALI PER LE IMPRESE DEL BENESSERE

SEMPLIFICAZIONE TOTALE DEL TRATTAMENTO DEI RIFIUTI SPECIALI PER LE IMPRESE DEL BENESSERE

Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale della Legge 221 del 28 dicembre 2015 cosiddetta “Collegato ambientale” alla legge di stabilità per il 2014, la semplificazione della gestione dei riufiuti speciali è stata estesa a tutte le imprese del settore benessere.

Infatti, come reiteratamente sollecitato da Confartigianato, la norma in oggetto ha ricompreso le attività ricadenti nell’ambito dei codici ATECO 96.02.01 (Servizi dei saloni di barbiere e parrucchiere), 96.02.02 (Servizi degli istituti di bellezza) e 96.09.02 (Attività di tatuaggio e piercing) tra quelle considerate a ridotto impatto ambientale, ed ha esteso a tutti i rifiuti pericolosi le semplificazioni già previste per i taglienti a rischio infettivo (CEER 18 01 03*).

Di conseguenza tutti i rifiuti pericolosi prodotti potranno essere trasportati in conto proprio, per una quantità massima fino a 30 chilogrammi al giorno, a un impianto che effettua operazioni autorizzate di smaltimento.

Si considera inoltre assolto l’obbligo di registrazione nel registro di carico e scarico dei rifiuti e l’obbligo di comunicazione al Catasto dei rifiuti (modello unico di dichiarazione ambientale MUD), anche ai fini del trasporto in conto proprio, attraverso la compilazione e conservazione, in ordine cronologico, dei formulari di trasporto di cui all’articolo 193 del medesimo decreto legislativo n. 152 del 2006, e successive modificazioni.

La conservazione dei formulari di trasporto deve avvenire presso la sede dei soggetti esercenti le attività o tramite le associazioni imprenditoriali interessate o società di servizi di diretta emanazione delle stesse, mantenendo presso la sede dell’impresa copia dei dati trasmessi.

Infine, l’adesione a tale modalità semplificata di gestione dei rifiuti speciali assolve agli obblighi in materia di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI), da cui erano comunque già escluse tutte le aziende fino a 10 dipendenti.

Confartigianato Imprese Macerata – Ascoli Piceno – Fermo