INTERVISTA A BARBARA CAMBIASO PER “LA VITA PICENA”

Presidente Donne Impresa Confartigianato UAPI

D: Cosa significa rappresentare le donne nella Confartigianato UAPI, quali le iniziative promosse e con quali scopi?

R: Cerco di dare maggiore visibilità a quello che rappresenta la donna a 360 gradi. Il gruppo intende sostenere la diretta partecipazione delle donne artigiane all’attività sindacale, economica e sociale nel settore dell’artigianato, assumendo incarichi rilevanti in vari organismi di rappresentanza presso enti pubblici e privati, nazionali. Vogliamo favorire lo sviluppo dell’imprenditorialità femminile e delle pari opportunità attraverso la formazione continua. Sta per concludersi un percorso di formazione rivolto esclusivamente alle donne imprenditrici che ha visto un’entusiasta e assidua partecipazione. Si è trattato di un corso soprattutto pratico che ha informato e formato le donne oltre che sugli aspetti fiscali e burocratici nella gestione di un’impresa artigiana, soprattutto nell’organizzazione stessa dell’azienda e i rapporti da tenere al suo interno. Tra i propositi del gruppo vi è l’apertura di uno sportello Donna all’interno dell’Associazione poter guidare le donne, attraverso un percorso dedicato, alla creazione di imprese. Volgiamo inoltre favorire l’accesso al credito su misura per le imprenditrici e dare il nostro contributo alla realizzazione di un nuovo welfare promosso dal Gruppo Nazionale Donne Impresa.

 

D: Ai giovani hai detto che la famiglia deve tornare ad essere un’agenzia educativa: qual è l’aiuto che le istituzioni possono dare alla famiglia in questo delicato compito?

R: La famiglia deve tornare ad essere fulcro dell’educazione, al centro dell’interesse delle agenzie educative. Deve riappropriarsi di quel ruolo trasmettendo con coerenza e autorevolezza – mai con autorità – i principi fondamentali dell’uomo quali: il rispetto della persona in quanto tale. Dobbiamo formare delle generazioni in grado di sapere dare la giusta priorità alle cose: mettendo al primo posto il pensiero seguito da un agire coerente con esso. Lo stesso Pontefice recentemente ci ha ricordato che l’uomo non si caratterizza nei suoi aspetti negativi, chi mente e ruba “non è il vero essere umano” essere “uomo secondo la volontà del Creatore” è “essere generoso, volere la giustizia, la prudenza, la saggezza” e “con l’aiuto di Cristo uscire da questo oscuramento della nostra natura”. Le istituzioni hanno tra i loro compiti il dovere di sostenere le basi su cui si fonda la civile coesistenza. In particolare abbiamo sensibilizzato le istituzioni locali ad affiancare la donna lavoratrice aiutandola nella conciliazione dei tempi lavoro-famiglia. Nello specifico abbiamo richiesto al comune di Ascoli Piceno una risposta concreta con il prolungamento dell’orario degli asili nido fino alle ore 18.30.

 

D: Nel tuo lavoro, come hai organizzato l’azienda quali dinamiche positive emergono?

R: Il lavoratore va visto come un collaboratore che aiuta l’impresa artigiana al raggiungimento degli obiettivi: il rapporto è improntato al reciproco rispetto. Coinvolgendo il lavoratore nelle problematiche aziendali lo si rende maggiormente responsabile soprattutto nei momenti di difficoltà non solo economica ed egli in prima persona aiuta l’artigiano-imprenditore nel trovare soluzioni condivise.

 

D: Realtà locale e crisi economica: quali le occasioni di rilancio concrete, con maggiori possibilità di successo, soprattutto per favorire l’occupazione dei giovani?

R: La crisi di mercato e di lavoro ci sollecita a trovare le soluzioni ripartendo dal nostro territorio, senza minarne l’integrità e salubrità perché allettati da facili e immediati ritorni economici. L’artigianato attualmente è una delle forze più importanti perché affonda le sue radici nelle passate generazioni. Da un’analisi di mercato è emerso che l’emorragia dei posti di lavoro ha interessato maggiormente la grande industria e non il comparto artigiano: qui le uniche ad aver prodotto disoccupazione sono state le imprese legate all’indotto industriale. Come Confartigianato UAPI promuoviamo azioni di formazione per giovani e per disoccupati con la voglia di reinventarsi acquisendo una qualifica professionale. Da alcuni giorni abbiamo chiuso le iscrizioni ad un corso di conduzione di impianti termici che in poco tempo ha esaurito i posti a disposizione. Inoltre la Confartigianato UAPI vuole aprire una scuola di avviamento ad attività artigiane: è un percorso formativo da svolgere in aziende associate per far incontrare i mestieri e le nuove generazioni. Il progetto sarà rivolto a giovani che si affacciano per la prima volta al mondo del lavoro. Un altro fronte su cui la nostra confederazione si è mossa da tempo riguarda l’apprendistato. Questa forma agevolata di assunzione permette alle imprese di formare giovani facendo acquisire loro una professionalità (ed un mestiere) da spendere o all’interno dell’azienda stessa di formazione o con la costituzione di una nuova azienda artigiana.

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