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CONFERENZA STAMPA DI FINE ANNO 2009 AD ASCOLI PICENO

La Confartigianato UAPI di Ascoli Piceno e Fermo ha indetto presso la Sala Giunta della CCIAA di Ascoli Piceno (via Mercantini, 25), giovedì 17 dicembre 2009 alle ore 12:00

 una conferenza stampa vertente sui seguenti temi:

  • bilancio di fine anno sull’andamento della realtà lavorativa delle Piccole e Micro Imprese;
  • lancio delle proposte 2010 per il sostegno all’artigianato e alle Piccole e Micro Imprese (nel 2009 le associazioni dell’artigianato hanno in particolare combattuto la battaglia in difesa del Made in Italy e sostenuto il credito alle imprese).

Nella giornata di giovedì 17 dicembre 2009, presso la Camera di Commercio di Ascoli Piceno la Confartigianato Imprese e la Confartigianato UAPI, in una conferenza stampa congiunta hanno reso noti i dati relativi al settore dell’artigianato e al suo reagire alla crisi. Un settore, quello artigiano, che cerca di gestire una crisi dura appellandosi ai valori che da sempre lo contraddistinguono.

“Un artigianato che non reclama trattamenti di favore, piuttosto si aspetta dalle istituzioni locali la giusta considerazione. E’ in tal senso che si deve leggere il duplice impegno di Confartigianato Imprese – spiegano Gasparoni e Tarli, responsabili delle Associazioni picene – suggerire alle amministrazioni locali le azioni più opportune per creare occasioni di sviluppo, favorire l’imprenditorialità giovanile, sostenere il ricambio generazionale e la trasmissione dei saperi artigiani; e porre un argine alla concorrenza sleale, puntando su maggiori controlli e sul rispetto per i consumatori; premiare coloro che nel pieno rispetto della normativa sono in regola con la formazione obbligatoria sulla sicurezza”.

Argomenti trattati con i dati emersi nel corso della discussione

La Confartigianato ha dato battaglia, facendo “lobby” in senso positivo, riuscendo ad evitare che altre lobby più ridondanti e battagliere potessero vanificare i positivi effetti della legge 99/2009 (art. 17). La nuova norma impone che il marchio Made in Italy possa essere apposto unicamente sulle etichette dei prodotti realizzati interamente in Italia. Un’azione che ha salvaguardato l’abilità, la competenza e la passione di 480.00 artigiani e piccoli imprenditori che danno lavoro a 1.800.000 addetti in Italia, realizzando un valore aggiunto di 58 Mld di €., il più alto in Europa.

L’azione confederale si è manifestata concretamente il giorno 8 ottobre con il “D-Day – Made in Italy”, con l’uscita sul Sole 24 Ore e sui maggiori quotidiani provinciali d’Italia di un messaggio unitario in difesa della normativa. Ad Ascoli Piceno l’uscita è stata pubblicata a piena pagina sul Corriere Adriatico.

Nel periodo di crisi come l’attuale, le imprese artigiane hanno la necessità reale di appoggiarsi ad un partner di primo piano, competente e significativamente rappresentativo. In ciò la Confartigianato si pone al fianco delle imprese sostenendole nell’accesso al credito, nella formazione obbligatoria e innovativa, nell’aggiornamento alle normative su tutte le materie di interesse lavorativo e nella pratiche di assistenza previdenziale e fiscale. Non è un caso, infatti, che nel corso del 2009 e fin negli ultimi giorni ben 800 imprese abbiano scelto ed aderito con convinzione a Confartigianato quale interlocutore affidabile, la cui reputazione si è consolidata in oltre sessanta anni di attività. Si tratta di numeri molto elevati che stanno a significare quanto gli artigiani tengano a sentirsi rappresentati.

Il Piano Casa rappresenta un’opportunità che porterà un beneficio all’economia locale, soprattutto con la messa in circolo di risorse attualmente ferme. Confartigianato non ha mancato, tuttavia, di sottolineare i punti qualificanti del provvedimento, evidenziando altresì le ombre del provvedimento. Innanzitutto la legge regionale è stata approvata con notevole ritardo, considerando che i tempi per il suo recepimento e quindi l’avvio effettivo dei cantieri richiederà diversi mesi. L’idea originaria, fin dalla Conferenza Stato-Regioni, alla base del piano casa era di contribuire ad affrontare la crisi liberando risorse economiche. Se il piano fosse stato recepito dalla Regione Marche prima della pausa estiva, probabilmente oggi avremmo già i primi effetti benefici. Si tratta di un Piano che tra gli elementi di forza annovera la riduzione minima del 20% del contributo di costruzione dovuto stabilito dalla legge 10/77, cosiddetta legge Bucalossi. Tale riduzione è stata inserita nella legge regionale grazie alle istanze della Confartigianato. Nella legge si punta molto ad incentivare l’edilizia eco-sostenibile e questo rappresenta senza dubbio un altro punto a favore.Tuttavia, si fa anche notare il grande limite irrisolto delle distanze dai confini che non potranno essere derogate. In generale, la Confartigianato, che a livello regionale, molto si è adoperata per migliorare il testo (la IV Commissione Consiliare aveva ricevuto 120 emendamenti sia da parte di consiglieri singoli, gruppi consiliari e Associazioni di categoria, in primis dalla Confartigianato).

Il dramma del sisma in Abruzzo da tragedia ad opportunità: secondo alcune proiezioni basate su dati reali possiamo stimare con ragionevole certezza che l’insieme delle imprese artigiane soprattutto edili, coinvolte nei cantieri della ricostruzione nell’aquilano e nel resto del comprensorio abruzzese (interventi di ristrutturazione vari, consulenze, lavori in generale ecc…) possano avvicinarsi alla cifra del 5% sul totale. Sappiamo che le imprese artigiane iscritte alla Camera di Commercio (dato aggregato di Ascoli Piceno e Fermo) sono oltre 14.200 e che ben 2.300 sono rappresentate da imprese edili. Traducendo in termini reali la stima del 5% iniziale, otteniamo oltre un centinaio di imprese edili impegnate nei lavori abruzzesi”. Si tratta di un’opportunità importante per sperimentarsi mettendosi alla prova con l’impiego di tecnologie all’avanguardia, nel rispetto categorico dei tempi di consegna e  della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Gli artigiani del territorio di Ascoli Piceno rappresentati dalla Confartigianato hanno ricevuto negli anni una formazione strutturata sui temi delle energie alternative ed ecocompatibili nonché sulla domotica.

 

INTERVENTI DI: 

Guido Tarli, segretario interprovinciale Confartigianato UAPI

I dati della crisi, i numeri del Fermano. Il credito alle imprese artigiane

 

Gilberto Gasparoni, responsabile Confartigianato Imprese

Confartigianato come ammortizzatore sociale intergrato dal Made in Italy

 

Nadia Beani, dirigente Confartigianato Imprese

Edilizia e piano casa

 

Maria Désirée Basili, coordinatrice interprovinciale Confartigianato Imprese

Moderatrice e conclusioni

Confartigianato Imprese Macerata – Ascoli Piceno – Fermo