Su circa 100.000 imprese, in prevalenza di edilizia e di installazione impianti, sta per abbattersi una ‘tassa’ da 34 milioni di euro. Si tratta dei balzelli per l’iscrizione all’Albo Nazionale dei gestori ambientali – Sezione trasporto in conto proprio di rifiuti.
In pratica, le imprese che per svolgere la propria attività devono smaltire rifiuti, sono costrette ad iscriversi all’Albo e ad effettuare i seguenti versamenti: 50 euro per l’iscrizione all’Albo Gestori Ambientali, 168 euro per la tassa di concessione governativa, altri 120 euro per diritti di segreteria.
Totale: appunto 338 euro (ai quali si devono aggiungere anche 14,62 euro di diritti di bollo) a fronte di nessun servizio. Infatti questi soldi non servono per pagare lo smaltimento dei rifiuti ma soltanto per finanziare la tenuta dell’Albo nazionale Gestori Ambientali. Confartigianato considera quindi questa somma del tutto ingiustificata, l’ennesimo assurdo prelievo dalle tasche degli imprenditori. Tanto che il Segretario generale Cesare Fumagalli ha preso carta e penna e ha scritto a Eugenio Onori, Presidente dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali presso il Ministero dell’Ambiente, e a Giuseppe Tripoli, Segretario Generale di UnionCamere. “Quali altre scuse – scrive Fumagalli – si possono inventare per giustificare continue richieste di denaro? Questo stillicidio di tasse e contributi, cumulativamente arrivati a ben 338 € per una “iscrizione” che avrebbe potuto essere gratuita e concessa in via generale e che soprattutto non migliora di nulla la tutela ambientale, rappresenta un vero scandalo, lo specchio di un modo di concepire la Pubblica Amministrazione solo come percettore di risorse economiche. Si ponga immediatamente un fermo a tale ingiustificata pretesa che aumenta il distacco tra le imprese e lo Stato, incrementando la frustrazione e la rabbia di chi, per la sua operosità, andrebbe al contrario sostenuto”.
In assenza di risposte convincenti, nei prossimi giorni il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini solleciterà anche l’intervento del Ministro dell’Ambiente.